lunedì 31 dicembre 2007

Ricordando Marzio


“Credo nei valori del radicamento, della identità e della libertà; nei valori che nascono dalla tutela della dignità personale. Sono convinto che la vita non può ridursi allo scambio, alla produzione o al mercato, ma necessita di dimensioni più alte e diverse. Penso che l’apertura al sacro ed al bello non siano solo problemi individuali. Credo in una dimensione etica della vita che si riassume nel senso dell’onore, nel rispetto fondamentale verso se stessi, nel rifiuto del compromesso sistematico, e nella certezza che esistono beni superiori alla vita e alla libertà per i quali a volte è giusto sacrificare vita e libertà.”
Marzio Tremaglia
da: Cultura contro disinformazione (vent’anni di battaglie)
Un messaggio splendido, vero, verissimo. Utile forse oggi ancor più di ieri!
Francesco Caccetta

sabato 29 dicembre 2007

CURSI: inaugurazione dell'associazione "VERSO DESTRA"


SABATO 29 DICEMBRE 2007 ALLE ORE 19.00 PRESSO I LOCALI SITI IN VIA ROMA, 33 E’ CONVOCATA L’ASSEMBLEA GENERALE PER L’INAUGURAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE STORICO-CULTURALE “VERSO DESTRA” CURSI.
INTERVERRANNO :
SALVATORE RUBERTI presidente associaz. VERSO DESTRA –Maglie;
LEANDRO RUBICHI presidente circolo An Cannole;
GIUSEPPE MACRI’ presidente associazione VERSO DESTRA Cursi;
GIUSEPPE STAMERRA dirigente Nazionale di An;
ROBERTO TUNDO dirigente Nazionale di An.
L’OCCASIONE E’ GRADITA PER PORGERE GLI AUGURI PER UN FELICE 2008! IN CONCLUSIONE DELLA SERATA CI INTRATTERREMO PER UN PICCOLO RINFRESCO!

giovedì 27 dicembre 2007

TRICASE: Arriva la Befana tricolore


Organizzata dal Circolo di Alleanza Nazionale di Tricase, la mattina del 06 gennaio 2008, in piazza Cappuccini, ci sara’ la befana che distribuira’ caramelle a tutti i bambini mentre ai grandi dara’ cenere e carbone per averla messa da parte per tanto tempo.
Verra’ effettuata una raccolta di giocattoli -nuovi o usati - che verranno donati al centro sociale S. Marcellina di Saranda in Albania.
Confidiamo nella sensibilita’ di tutti voi affinche’ questi bambini meno fortunati dei nostri possano continuare a sognare la befana che porta doni e un po’ di felicita’.

sabato 22 dicembre 2007

ISTINTI PRIMORDIALI


Tutti contro tutti. Ognuno per la sua strada, pronto a far di conto. La grande sfida è alle porte, altera ed affascinante come sempre. Andare oltre la vittoria, oltre il consenso elettorale. L’egemonia politica democristiana, socialista e comunista sembra tornare in auge per istinto, per diritto naturale, per privilegio. Contro il tempo e contro tutti nel sogno e nella convinzione di tornare nell’epoca ormai passata del potere di lungo corso. Continuare così a permeare la società, a plasmarla con uomini, leggi ed apparati. Torna quella prepotenza velata, piccolo borghese, intellettuale o rampante che volete, a seconda delle stagioni vissute. Battere i pugni, rompere le regole, rovesciare il tavolo, avanzare di nuovo nella giungla del più forte. Un patto dunque, breve, poi al voto. Liberi. Vinca il più forte e domini, da solo contro tutti. Degli altri si farà a meno. Come sempre e più di prima. Per loro, per gli altri, c’è sempre un contentino, un piccolo baratto, pronto e disponibile da dosare con fine e perfido tatticismo oppure un frigorifero utile per conservare e servirsene a piacimento.
Francesco Caccetta

Zone Franche: tutto cambiato.


Se una finanziaria adotta favorevoli iniziative per il Sud, si può star certi che la successiva annulla tutto. Un esempio: le cosiddette zone franche, ossia quelle aree geografiche che soffrono una condizione di degrado e per questo sono assoggettate a vantaggi fiscali per le attività imprenditoriali già esistenti e per quelle di imminente insediamento. Previste dalla legge finanziaria del 2007, le zone franche dovevano entrare in vigore il 1° gennaio 2008. La misura era concepita in chiave di incentivo allo sviluppo imprenditoriale e al recupero di aree degradate del Sud Italia e dei quartieri depressi delle grandi città meridionali. La finanziaria del 2008 azzera la precedente normativa e, soprattutto, elimina qualsiasi esplicito riferimento al Sud Italia con la conseguenza che una misura sostanzialmente ideata per il Mezzogiorno potrà essere utilizzata anche per le aree del Settentrione classificate come degradate secondo parametri non definiti. Un'altra novità è l'istituzione di un tetto di abitanti residenti nell'area incentivabile, in precedenza assente, pari a 30.000 persone. Il che lascia cadere ipotesi, come ad esempio il centro storico di Napoli, previste esplicitamente nella legge di bilancio dello scorso anno. Tenuto conto degli interessi in gioco, del tetto massimo di spesa di 50 milioni di euro e che a concorrere all’assegnazione delle agevolazioni saranno tutte le regioni e non solo le 8 previste dalla Finanziaria del 2007, è molto probabile che l’unico risultato concreto della nuova disciplina sarà una paralisi delle decisioni.
Salvatore Ruberti

GAETANI: "No all'eolico selvaggio"


L’intera città di Ruffano è pronta a mobilitarsi contro l’eolico selvaggio per impedire la costruzione di un impianto eolico sulle meravigliose serre salentine.
Il Forum per l’Ambiente e la Salute, l’Associazione “Italia Nostra”, l’Associazione “Grande Salento”, tutti coloro che amano la nostra terra e le sue bellezze, i semplici cittadini, l’opposizione comunale alla Giunta Fiorito: tutti insieme cominceremo da oggi una battaglia di sensibilizzazione per evitare la distruzione delle serre salentine che porterebbe danni a tutti e vantaggi a pochi.
Intraprenderemo una battaglia senza quartiere per raggiungere un obbiettivo di libertà e civiltà.Per questo chiediamo il sostegno di tutti quei mezzi di comunicazione liberi e indipendenti che amano il nostro territorio e che vogliono veramente combattere per liberarlo dalle azioni arroganti, distruttrici e contro legge dei prepotenti di turno!
Pasquale Gaetani
Consigliere Prov.le AN

mercoledì 19 dicembre 2007

CAMERA DEI DEPUTATI: Lisi interroga il Ministro del Lavoro Damiano


“Doveva essere il Governo della Pax Sociale, della concertazione, dell’incontro conviviale tra datori di lavori e prestatori d’opera. È stato – e visti gli ultimi episodi, il “passato prossimo” sembra essere il tempo più azzeccato – il Governo più conflittuale che la recente storia repubblicana ricordi.
Non c’è categoria professionale che non abbia manifestato e scioperato. Non c’è lavoratore che non sia stato chiamato ad incrociare le braccia più e più volte per questo o quel motivo. I rinnovi contrattuali giacciono misteriosamente e nemmeno lo scorso lauto tesoretto e quello che si prospetta alle porte sembrano essere sufficienti per regalare dignità ai lavoratori.
È stato il Governo che ha creato più disagi ai cittadini, dal momento che è ovvio che una mole di scioperi così grandi, dai medici agli autotrasportatori, passando per tutte, ma proprio tutte, le categorie professionali, non poteva non nuocere all’intera società civile.
Chiederò al Ministro Damiano se il Governo ha intenzione di proseguire con questo passo, oppure, se intende e come – viste le divisioni politiche che lo lacerano – cambiare registro”
Ugo Lisi

martedì 18 dicembre 2007

Gazzetta del Mezzogiorno. TUNDO: "La destra torni a fare la destra"


Roberto Tundo torna in prima pagina sulla Gazzetta del Mezzogiorno, con un editoriale, per ribadire il suo punto di vista negli attuali rapporti tra Alleanza Nazionale e Forza Italia. "Una crisi -afferma il dirigente nazionale di AN- che viene da lontano e che non riguarda solo gli accadimenti delle ultime settimane". "C'è qualcuno in Alleanza Nazionale, anche a Lecce, -continua Tundo- che si sente grato a Forza Italia per essere stato sdoganato o che trema all'idea di essere rimandato nelle fogne?".
L'argomento trattato dal leader della Destra sociale pugliese sembra interessante. Poi scaricare e stampare l'editoriale integrale al seguente indirizzo:
www.lagazzettadelmezzogiorno.it/quotidiano/gazzetta_edicolanav.asp?Edizione=5&Datapubb=20071218&Sezione=627&Pagina=101&formato=PDF

lunedì 17 dicembre 2007

GAETANI: intervento sulla statale 275 Maglie - Leuca


Il Sud Salento continua a rimanere isolato. E della 275 non si parla più.
Un Capo di Leuca totalmente abbandonato a se stesso, al quale la Regione Puglia e la Provincia di Lecce, nonostante le tantissime promesse, hanno negato nel passato e continuano a negare nel presente qualsiasi tipo di aiuto.
Tante sono le mancanze con le quali, giorno dopo giorno, il Capo di Leuca è costretto a confrontarsi: dai mancati aiuti alle sue industrie, agli interventi strutturali che in molti luoghi della zona sono necessari, senza tralasciare la decennale questione dell’allargamento della Strada Statale 275 Maglie-Leuca che, da sempre, è causa di tragici incidenti che portano alla morte delle persone.
Di fronte a questa situazione i cittadini del Capo di Leuca, compatti, chiedono e hanno diritto ad avere risposte chiare da parte della Regione Puglia e della Provincia di Lecce. Bisogna sapere se c’è la volontà reale di investire su una area dalla quale l’intero territorio può far partire la scommessa di un rilancio economico-turistico del quale tutti sentiamo la necessità.

RACALE. Dibattito:“DAL GOVERNO DEGLI ENTI LOCALI AL GOVERNO DELLA NAZIONE”


Il Circolo di Racale, visti i nuovi scenari politici nazionali ed il malgoverno delle amministrazioni della Provincia di Lecce e della Regione Puglia organizza per Venerdì 21 Dicembre ore 18.30, presso la sede del Circolo in via Regina Margherita, un incontro dal tema:
“DAL GOVERNO DEGLI ENTI LOCALI AL GOVERNO DELLA NAZIONE”
Parteciperanno:
Fabio Giannelli - Presidente del Circolo
Gimmy Nuzzo – Assessore Comunale
Rosalba Pindinello – Presidente del Consiglio Comunale
Eugenio Ozza - Sindaco di Ugento
Massimo Basurto - Sindaco di Racale
Francesco Cimino - Dirigente Provinciale AN
Roberto Tundo - Dirigente Nazionale AN
Ugo Lisi - Presidente Provinciale AN
Concluderà:
Adriana Poli Bortone – Coordinatrice Regionale AN

La cittadinanza tutta è invitata a partecipare. L’incontro sarà anche occasione per il consueto scambio di Auguri per le Festività Natalizie.

GALATONE. Dibattito:"DALLA PROTESTA ALLA PROPOSTA E IL GOVERNO DEL TERRITORIO 40 ANNI DI IMPEGNO"


“Dalla protesta alla proposta e il Governo del territorio 40 anni di impegno”, è il titolo del convegno che si svolgerà lunedì 17 dicembre 2007, a partire dalle ore 17.30, presso il Centro servizi alle imprese “M. Vitaliano” della Zona Artigianale di Galatone.
La manifestazione, moderata da Ruggero VANTAGGIATO, giornalista e già Vicepresidente Vicario del Consiglio Comunale di Lecce avrà inizio con i saluti di Ugo LISI, Deputato al Parlamento e Presidente Provinciale di Alleanza Nazionale e Antonio MAGURANO, Presidente del Circolo di Galatone e sarà introdotta da Fabiola FRANCONE Dottorando di Ricerca Presso l’Università degli Studi di Bari e Componente del Circolo di An di Galatone.
All’incontro interverranno:
Adriana POLI BORTONE, Europarlamentare e Coordinatore Regionale di An
Gerardo FILIPPO, Assessore al Comune di Aradeo e Dirigente Provinciale di Alleanza Nazionale
Eugenio OZZA, Sindaco di Ugento
Lucia LAMBRESA, Presidente Provinciale An di Foggia e Dirigente Nazionale
Cettina FAZIO BONINA, Dirigente Regionale An
Anna Maria LONGO, Presidente del Circolo di Monteroni e Componente della Commissione di Alleanza Nazionale Pari Opportunità della provincia di Lecce
Roberto TUNDO, Dirigente Nazionale An
Egidio MUCI, Assessore Comunale di Galatone e Dirigente Nazionale di Azione Giovani
Francesco CIMINO, Assessore Comunale di Racale e Dirigente Provinciale di An

giovedì 13 dicembre 2007

CENA SOCIALE: La comunità virtuale s'incontra intorno alla concretezza della tavola


Venerdì 21 dicembre, alle 20,30 saremo tutti insieme, con Roberto Tundo e Ugo Lisi, per una cena sociale, l'occasione ci permetterà di scambiarci gli auguri natalizi.
L'appuntamento è presso il ristorante "L'Aia Noa" a Chiesanuova di Sannicola.
Menù:
-Carrellata di antipasti misti caserecci
-Maritati pomodoro e basilico
-Grigliata mista di carne
-Insalata e patate al forno
-Spumone, frutta, macedonia
-Vino e acqua
Per prenotazioni: Giuseppe Stamerra 3939114112 oppure inviate una mail cliccando sull'immagine.
Costo: 15,00 euro a persona

mercoledì 12 dicembre 2007

LINEE FERROVIARIE: emendamento di Lisi


È triste dover constatare che oggi ci si ritrovi a fare i conti con il taglio delle tratte ferroviarie, con la cancellazione dei voli, con la soppressione degli spostamenti da e per il Salento.
Così, al fine di potenziare le linee ferroviarie che collegano la Puglia alle città di Roma e di Milano e per l’ampliamento dei relativi collegamenti, insieme ai colleghi On.le Antonio Pepe e On.le Patarino, ho presentato un emendamento alla Legge Finanziaria nel quale si chiede di autorizzare lo stanziamento di 120milioni di euro annui a decorrere dal 2008.
In un periodo nel quale la Puglia ed in particolar modo il Salento sono vittime della soppressione di numerose tratte ferroviarie da parte di Trenitalia, è giunto il momento di passare dalle parole ai fatti. Il Governo deve spiegare in tempi rapidissimi come intende affrontare e risolvere questa situazione gravissima poiché il Salento non può restare tagliato fuori dal mondo degli scambi di persone e di merci
Il nostro territorio necessita di un potenziamento dei trasporti e non della sua riduzione come sta accadendo. Tutto ciò è necessario per consentire ai nostri imprenditori di proseguire nella direzione di un sempre maggiore sviluppo economico e industriale e per fare sì che consolidi il turismo di cui la Puglia è stata felice protagonista in questi anni.
L’emendamento presentato è una piccola goccia nell’oceano delle necessità di cui abbisogna il nostro territorio, ma è pur sempre qualcosa da cui partire per cercare di risolvere le problematiche della nostra terra e dei suoi abitanti.
Auspico l’adesione al presente emendamento di tutti i parlamentari pugliesi, senza vincolo di schieramento ma con l’obiettivo comune di far crescere la nostra regione.
on. Ugo Lisi

LISI: il saluto al blog della Destra Sociale


Agli amici di Destra Sociale Salento, in qualità di Presidente della Federazione Provinciale di Lecce di Alleanza Nazionale, rivolgo il mio più sentito ringraziamento per la forza e la tenacia politica con cui hanno pensato e realizzato questo blog, un nuovo e grande spazio di democrazia e di confronto sul quale tutti noi avremo sempre più la volontà di dialogare nell’interesse comune del Salento che ha sempre più bisogno dell’azione incisiva di gente che gli voglia per davvero bene
On. Ugo Lisi
Presidente provinciale AN

Monarchia o Repubblica?


Il problema Monarchia-repubblica resta per noi ancora aperto. Le motivazioni che ci spingono a sostenere democraticamente la riforma istituzionale del nostro Paese, ponendo al vertice dello stato la figura del Sovrano, sono molteplici.
Potremmo cominciare da quelle storiche, a partire da quel giugno 1946 in cui venne messa in scena la vittoria di un fronte repubblicano supportato dai poteri forti internazionali ma non dal popolo Italiano! Questa parte della nostra storia patria viene spesso liquidata come se si fosse svolto un tranquillo e democratico referendum. Di tranquillo e democratico in realtà ci fu ben poco, a cominciare dai manifestanti monarchici ammazzati a Napoli, fino ai giochi di prestigio fatti con le schede elettorali dal duo Togliatti-Romita.
Ma non c’è solo il passato, anzi: un monarchico deve in primis guardare verso il futuro avendo, come fine ultimo, l’obiettivo di porre al vertice dello stato un Sovrano e non un Presidente.
Perché nel XXI secolo dobbiamo sostenere la Monarchia?
Il Sovrano è una garanzia maggiore piuttosto di un rappresentate eletto poiché fin dalla nascita è destinato alla sua carica istituzionale e, il principale interesse del Re è il perseguimento dell’ordine pubblico visto che il mantenimento del trono e il benessere civile coincidono.
Per questo è necessaria una Monarchia ereditaria: la forma politica in grado di assicurare al meglio (per qualità e quantità) l’autonomia dello stato e delle sue strutture essenziali quali Magistratura, Diplomazia e Forze Armate.
IL Monarca, come punto di riferimento di tutta la nazione, vera e unica forza super parters, ci assicura la sua indipendenza dai centri di potere volti ad agire nell’interesse di una parte rispetto al resto.
Il Sovrano è l’unica autorità che nasce con una legittimità non partigiana, quindi come simbolo e come referenza istituzionale, la Monarchia, è l’espressione più stabile.
In Italia, invece, i Presidenti che si sono succeduti, che dovrebbero essere la massima autorità super parters, si sono dimostrati essere comunque il rappresentate di una fazione che ha contribuito ad eleggerli e alla quale sono debitori.
Cosimo Stamerra
Presidente provinciale U.M.I.

REGIONE PUGLIA: Sanità in rosso.


Quella di Vendola è stata una gestione infruttuosa e sbagliata dei conti pugliesi: il presidente galleggia sui problemi, e mentre il bilancio dovrebbe essere già stato consegnato ai consiglieri, l’
assessore Tedesco ammette che la Regione non è in grado di controllare le spese delle Asl. Si preannuncia un aumento delle tasse regionali. Il buco della sanità deriva dagli appalti facili, dalle cooperative di servizi divenute armi politiche nelle mani di parlamentari e consiglieri di centro-sinistra. E intanto la Giunta si appresta a discutere il Bilancio 2008, dichiarando un deficit di circa 250 milioni di euro, che in realtà ammonterebbe a quasi 400mila euro... Sotto accusa la gestione della Sanità: i dati ufficiali parlano di uno spaflonamento di 195 milioni di euro, ma questa cifra rischia di essere fortemente superiore. Eppure i conti del 31 dicembre 2005 erano a posto, la Puglia a quella data non aveva alcun disavanzo da coprire e prova ne è l’
utilizzo da parte della Giunta Vendola nel 2006 di nove milioni di euro come residuo dell’avanzo di gestione del 2005. Vendola deve ammettere il suo fallimento. Le liste d’attesa aumentano, i servizi diminuiscono, ci sono deficit e debiti e a pagare saranno i cittadini, di tasca propria, doppiamente beffati dall’incapacità gestionale di questa sinistra.
Vincenzo Stamerra
vice Presidente An Tuglie

lunedì 10 dicembre 2007

ALEMANNO: contrapponiamo ai gazebi del marketing gli ombrelloni dei contenuti.


Il nome di Fini ritorna, dopo quindici anni, a far rima con Mussolini. Una relazione entusiasmante, ricca di contenuti, chiara e intransigente, quella presentata ieri dal Presidente Fini, all’Assemblea nazionale. “Non esiste alcuna possibilità che AN si sciolga –ha affermato il leader- e confluisca nel nuovo partito di Berlusconi. Il presidente di Forza Italia e Veltroni lavorano su una nuova legge elettorale che favorirà non il bipolarismo ma il bipartitismo. Se Berlusconi pensa –ha continuato Fini- che farà l’asso pigliatutto con gli elettori di centro destra, grazie a questa legge, si sbaglia di grosso!. Una legge così fatta non passerà mai in Parlamento”.
Parole che hanno immediatamente un totale appoggio da parte di tutti i dirigenti nazionali. La platea s'infiamma, iniziano gli interveti e la presentazione degli ordini del giorno, tutti nella direzione tracciata dal Presidente nazionale.
Per Matteoli “la relazioni di Fini è una svolta, la conferenza programmatica di Milano sarà una seconda Fiuggi”, per Gasparri dovremmo essere noi a costruire “un bipolarismo su basi politiche e non su simpatie elettorali, facendo fare alla Destra la Destra”. Per il resto poi “saranno gli stessi elettori a dirci se è meglio l’indulto o la certezza della pena”.
Strepitoso l’intervento di Alemanno. “Non dobbiamo genufletterci di fronte a nessuno, siamo molto più forti di quello che noi stessi pensiamo –ha affermato il leader della Destra Sociale- la costruzione del nuovo centrodestra è appena cominciata e in questa nuova realtà Alleanza Nazionale non sarà subalterna a nessuno. Bisogna riprendere le tematiche contro i poteri forti, la lotta contro i monopoli veri, abolire i vincoli e le norme che impediscono ai giovani di fare impresa Occorre ritornare a stare con la gente, portare nelle piazze i nostri valori e contenuti, parlando al cuore della gente: se quelli di Berlusconi sono stati i gazebo del marketing i nostri saranno gli ombrelloni dei contenuti”.
Giuseppe Stamerra

AN: Assemblea Nazionale


Domenica 9 dicembre si è svolta a Roma l'Assemblea Nazionale del partito convocata da Fini, dopo le ultime vicende politiche. Il dirigente nazionale, Giuseppe Stamerra, è firmatorio di un ordine del giorno presentato dagli on.li Afredo Mantovano, Gianni Alemanno e Mario Landolfi. L'odg è riassunto nei quattro punti riportati di seguito:
1) Operare nel Parlamento europeo e nel Parlamento italiano perchè sia approvata una manovra della sperimentazione sugli embrioni, e quindi sia modificata la linea del Governo e del Ministro Mussi, che avevano ritirato l'adesione dell'Italia alla cosiddetta minoranza di blocco che impediva che fondi europei fossero destinati alla sperimentazione sugli embrioni e alla loro distruzione;
2) Mobilitare i nostri rappresentanti nelle Regioni e negli enti territoriali perchè sia assicurata la presa in carico del paziente da patologie gravi e l'affiancamento della sua famiglia;
3) Sostenere in ogni sede iniziative in favore della famiglia, e a contrastare forme giuridiche, quali i pcs-dico-cus, che puntano non già al riconoscimento dei diritti individuali dei componenti delle coppie di fatto, ma a istituire modelli alternativi di matrimonio;
4) Contrastare nel Parlamento e fra la gente le norme c.d. anti-omofobia, in realtà gravemente lesive della libertà di espressione del pensiero.

NARDO':AG raccolta fondi per le vittime delle acciaierie


Giovedì 13 ottobre p.v., dalle ore 18 alle ore 20, il Circolo locale di Azione Giovani organizzerà in Nardò, in via Grassi, un banchetto di raccolta fondi in favore delle famiglie delle vittime del disastro di Torino alle Acciaierie Thyssen Krupp
Quanto raccolto sarà versato presso la Unicredit Banca, così come stabilito dalla campagna nazionale di soliderietà.
Dopo i recenti fatti di Torino, che hanno visto la tragica morte di quattro giovani operai metalmeccanici delle Acciaierie Thyssen Krupp, la politica è chiamata, dopo un periodo di sbandamento ed egocentrismo, ad occuparsi di lavoro e temi concreti e non di finanza, indulti e scandali giudiziari.
I ragazzi di Torino non erano lavoratori precari: erano lavoratori “invisibili”, come i tanti che lasciano la nostra Terra in cerca della sopravvivenza.
Noi di Azione Giovani riteniamo il lavoro centrale nella vita di ognuno, quale mezzo di affermazione meritocratica nella comunità e per la comunità. La questione salariale, la sicurezza sui posti di lavoro, la prospettiva di un Futuro migliore sono questioni essenziali nella nostra visione della vita.
Intanto l'unica certezza è la morte di quattro giovani padri di famiglia, bruciati vivi mentre si adoperavano, tra turni di lavoro estenuanti, per dare da mangiare ai propri figli.

Noi del circolo di Azione Giovani - Nardò abbiamo deciso di organizzare per Giovedì 13 dicembre, su via Grassi, un banchetto di raccolta fondi in favore delle famiglie delle vittime, consapevoli che la mancanza subita è irreparabile, ma speranzosi di essere vicini, in questo modo, alle famiglie di questi Eroi del Lavoro.
In un vero Stato Sociale, dovrebbe essere lo Stato a intervenire aiutando le famiglie, ma consapevoli delle mancanze, delle assenze e delle reticenze, dei torbidi rivoli in cui si disperdono le risorse; consapevoli di quanto accaduto in questi anni, per casi analoghi, abbiamo deciso di adoperarci contatndo sulla sensibilità di tutti, prima che il caso scompaia dalle pagine dei giornali e dalla memoria di molti.
I fondi raccolti saranno versati sul c/co. n° 41125701 - abi 02008 - cab 01046, che é stato aperto questa mattina, presso le filiali della Unicredit Banca.
Invitiamo altri circoli del movimento, sul territorio provinciale e fuori a promuovere iniziative analoghe.
Siamo convinti che i valori di Solidarietà e Passione sventoleranno, in questo triste Natale, sulla nostra bandiera.
Pippi Mellone
Presidente Azione Giovani Nardò

Libertà và cercando che sì cara...



Libertà d’opinione, libertà di pensiero, libertà di espressione, libertà di parola, libertà di usare tutte le parole, tutti i termini, nel loro verso, nel loro senso, controcorrente, acerbamente, dolcemente, liberamente, d’istinto o in maniera argomentata. “Libertà và cercando che sì cara..”. Ed è nel tempo di oggi, nel tempo del pensiero unico, del pensiero dominante che ricerchiamo la libertà. Leggi ad hoc, leggi di una società prepotente che tutto preordina, che tutto prefigura, che tutto incanala ed il reato contro la norma imposta viene da sé e così pure la pena e la galera. Nascosta dunque fra le righe strette delle parole e delle frasi parlamentari la censura verso il pensiero diverso trova la sua pregnante fecondità, la sua forza e la sua migliore espressione. La censura di esprimere il dissenso verso altri modi di pensare. Una censura ed un castigo che è orientato e deliberatamente mirato a soddisfare il proprio ed esclusivo pensiero. Ed è legge dello Stato. Ma nell’epoca del relativismo dove tutto dovrebbe essere relativo e consentire così tante verità di cui nessuna assoluta, in Italia c’è da oggi una verità più vera delle altre: agli omosessuali vadano diritti e rispetto, senza commenti, senza distinguo. Contro l’omofobia dunque la sublimazione del pensiero unico. Così è, diversamente è galera. “Libertà và cercando che sì cara..”
Francesco Caccetta

GLOBALIZZAZIONE: L'ETA' DELL'ORO?


Lavoro, occupazione, economia, finanza e politiche sociali; sono fattori determinanti di regolazione della società contemporanea; ma possono essere considerati entità autonome ed indipendenti che non risentono delle veloci e radicali trasformazioni mondiali della globalizzazione? Assolutamente no!
Eppure da più parti arrivano insistenti rassicurazioni; è un roseo futuro quello ci attende adesso che è tornata l’età: più lavoro per tutti, più risorse per i primari bisogni della collettività, internet veloce e sicuro e le innovazioni della new economy, possibilità di concludere affari in ogni parte del globo in maniera rapida e remunerativa, capitali che circolano e si incrementano.
Tutte prospettive bellissime ma che perdono qualsiasi connotato di realtà quando si scontrano con i dilaganti fenomeni di alti tassi di disoccupazione, dei grandi crack bancari ed imprenditoriali e di una new economy relegata ad un insignificante nicchia dell’economia mondiale; senza contare che il terzo mondo che affogava nella miseria nel ventesimo secolo, annaspa tuttora nella povertà.
Allora cosa è successo? È successo che soltanto gli sprovveduti potevano pensare che “globalizzare” il mondo e correre dietro a sfrenate forme di liberalizzazione avrebbe avuto effetti esclusivamente positivi.
I mercati finanziari sono stati liberalizzati senza che venissero adottati opportuni provvedimenti, con il risultato di una dilagante elusione ed evasione fiscale, con il proliferare di pianificazioni imprenditoriali concepite per ridurre ulteriormente le basi imponibili dei capitali e la delocalizzazione degli stessi in paesi con una fiscalità agevolata se non addirittura assente (vedi i casi delle società off shore).
Gli Stati, costretti a seguire le spinte liberali – globalizzate, hanno finito per cedere parti sempre più consistenti del loro potere di regolazione alle forze di mercato specie in quei settori, come quello fiscale o finanziario, che invece dovrebbero rimanere di prerogativa delle autorità pubbliche.
Tutto ciò ci porta ad esprimere una considerazione d’obbligo: il fenomeno della globalizzazione non può essere lasciato a “se stesso” perché insistere nell’idea di un mercato capace di autoregolarsi da solo è pura utopia.
Intervenire in maniera correttiva significa partire dall’idea che mercato unico non deve assolutamente significare pensiero unico: le politiche sociali non possono essere sottoposte a processi di standardizzazione perché i problemi sociali non possono essere standardizzati.
Ogni Stato deve riacquistare l’esatta percezione della sua identità intesa sia in senso culturale che sociale, economico ed occupazionale; il mondo del lavoro, per fare un esempio, risente da un lato dei grandi mutamenti globali ma dall’altro lato rimane fortemente connaturato alla regione geografica di riferimento con proprie caratteristiche sociali dalle quali non può prescindere.
Non si può pretendere che le politiche sociali siano adeguatamente tutelate e realizzate da un sistema economico che cerca di uniformare offerta, domanda, lavoratore e consumatore annullando qualsivoglia caratterizzazione territoriale o identitaria.
Le grandi organizzazioni internazionali da un lato devono operare secondo il principio di sussidiarietà perché le risposte più celeri ed adeguate possono essere date solo dalle istituzioni più vicine al popolo; dall’altro devono incanalare l’espansione dei mercati nelle direttive date da un “codice di condotta” del rispetto delle libertà e dei diritti individuali e collettivi(vedi Cina) ed annullando, altresì, le sacche di concorrenza sleale e dannosa(vedi sempre Cina).
Salvatore Ruberti

mercoledì 5 dicembre 2007

CASARANO: CONVEGNO SULLA FINANZIARIA

Giovedì 6 dicembre alle ore 19,00 presso il circolo di Alleanza nazionale di CASARANO si terrà un incontro con iscritti e simpatizzanti per dibattere della Legge Finanziaria 2008. Da quando Romano Prodi è al governo dell’Italia, la pressione fiscale è aumentata, non è diminuita come aveva promesso in campagna elettorale.
All’incontro prenderanno parte:
ENRICO GAROFALO presidente del circolo An;
FERNANDO RIZZELLO presidente di Azione Giovani;
SALVATORE RUBERTI presidente dell’associazione Verso Destra;
GIUSEPPE STAMERRA componente dell’Assemblea Nazionale di An.
Conclusioni di
ROBERTO TUNDO componente della Direzione Nazionale di An

martedì 4 dicembre 2007

Gli INTOCCABILI


Provate a tornare indietro con il tempo, provate ad immaginare un altro Presidente del Consiglio, un altro Ministro di Grazia e Giustizia, un altro Parlamento. Provate ad immaginare in quel tempo della politica, in quel tempo della memoria, un trasferimento d’ufficio di giudici alle prese con filoni di indagine che arrivano a toccare, interessare ed ascoltare uomini ed ambienti politici del governo. Provate voi ad immaginare cosa sarebbe successo. Immaginate i giornali, i girotondi, le televisioni. Immaginate le grida dai palazzi, gli scioperi, le toghe listate a lutto con la Costituzione a mò di sostegno e di baluardo. Fatevi tornare alla mente il famoso, nobile ed elegante “Resistere, Resistere, Resistere”. Si sarebbe gridato all’emergenza democratica. Ma quella di oggi è tutta un’altra storia. Oggi lo scandalo è al contrario, le vittime ed i complotti sono diversi. I sovrani ed i viceré, i mandarini d’occidente, gli intoccabili di sempre, rimangono nella loro aurea sfera dell’intangibiltà. Guai a chi osa. Per loro, per la casta del potere, per gli epigoni del giusto pensare, per i cantori democratici e di sinistra, per le vestali della legalità repubblicana e costituzionale, c’è sempre una ragione ed una verità più vera e più forte degli altri. Ed è così nel pensiero corrente. E’questa l’emergenza più acuta.
Francesco Caccetta