domenica 3 febbraio 2008

Incarico a Marini: Excusatio non petita..


Napolitano incarica Marini per la formazione di un governo “per la riforma elettorale” ben sapendo che la maggioranza assoluta delle forze politiche consultate è per le elezioni subito.
Alla sua decisione aggiunge la ciliegina di una frase “l'incarico non è una manovra dilatoria” che suna come ammissione di colpevolezza; come dicevano i latini “Excusatio non petita, accusatio manifesta”.
E l'imparzialità della suprema carica dello Stato va a farsi benedire.
Si tratta infatti di una manovra per guadagnare tempo, rinviando le elezioni a giugno, nella speranza che l'elettorato dimentichi i disastri della sinistra e il bruco (vedi la rappresentazione di Forattini) Veltroni possa recuperare consensi.
Cosa altro potevamo sperare da un ex-staliniano di ferro come Napolitano, il cui motto è sempre stato “il partito prima di tutto”?
Chi nasce tondo non può morire quadrato.
Graziano De Tuglie

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Giusto, Graziano, con poche parole hai reso "giustizia" ad un tormentone che sta ingolfando giornali e televisioni.
Vogliono prendere tempo.

Anonimo ha detto...

E' finita anche questa. A volte è difficile arrampicarsi sugli specchi. Ora attenti alle elezioni del 13 aprile. Rimane il fatto che questa legge elettorale non piaceva e continua anon piacere nemmeno a noi. Le liste preconfezionate sono oligarchiche facciamole comporre alla base con le primarie.

Anonimo ha detto...

Hurrààààààààààààààààààà. Ora facciamo votare AN AN AN AN AN