giovedì 30 ottobre 2008

Turismo nel salento: il Capo di Leuca abbandonato.


Turismo nel Salento? Tutto bene, ma la Provincia non nasconda sotto il tappeto l’affanno ed il ritardo che è costretto a vivere il Capo di Leuca a causa di una politica dei trasporti e della mobilità sul territorio che penalizza, invece di aiutare, questa importante area territoriale del Salento e le sue imprese turistiche in particolare.

I dati sull’analisi della consistenza ricettiva e dei flussi turistici in Provincia di Lecce presentati dall’Apt, dimostrano chiaramente che il Salento sembra crescere, ma il Capo di Leuca sembra proprio arretrare.

I numeri non mentono:

per il 2008, nei primi cinque mesi dell’anno, per arrivi e presenze, il Capo di Leuca (pur disponendo di bellezze naturalistiche e culturali di rilevantissima importanza) è all’ultimo posto. Perfino nel trimestre estivo il rapporto di composizione dei dati elaborati dall’Apt dimostra che la zona di Leuca è fanalino di coda. Si pensi che la meravigliosa Leuca decrementa, unica nel Salento, sia in termini di arrivi che di presenze rispetto a tutto il territorio.

Ciò significa una ed una sola cosa e cioè che si sta facendo troppo poco per quella zona, dimostrando una disattenzione che in termini di risorse e di trasferimenti non si riscontra in altre aree politicamente più vicine a Palazzo dei Celestini.

Ho trovato di conseguenza fuori luogo le polemiche pretestuose dell’Assessore Manieri sugli eventuali candidati alla guida della Provincia di Lecce. Chi governa deve rispondere su ciò che fa e non sulle difficoltà che gli altri si troverebbero, eventualmente, a sostenere.

Sul Sud Salento in generale e sul Capo di Leuca in particolare la Provincia di Lecce ha il dovere di fare di più. E soprattutto ha il dovere di fare presto perché non è immaginabile isolare un’area territoriale bellissima e dalle grandi potenzialità economiche e turistiche.   

Ugo Lisi

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