martedì 12 agosto 2008

TUGLIE: presentazione del libro di Mario Bozzi Sentieri


Sarà presentato a Tuglie, il prossimo 19 agosto alle ore 19,00, presso il Bar Illollò in piazza Matteotti, l'ultimo libro di Mario Bozzi Sentieri: "Dal neofascismo alla nuova destra. Le riviste 1944 - 1994". Interverranno, oltre all'autore, Giuseppe Stamerra, dirigente nazionale di AN e Roberto Tundo, Coordinatore regionale dei Circoli Nuova Italia e direttore de La Contea. All'incontro saranno presenti anche il Presidente di circolo di An, Antonio Donadei e il Consigliere provinciale, Antonio Gabellone.
Il libro, racconta la storia della destra italiana, attraverso le riviste che ne hanno segnato un cinquantennio. Dai primi fogli di dibattito politico (Rosso e Nero, Rataplan, Imperium) ai giornali che accompagnano e sostengono la nascita del Msi (Meridiano d’Italia, La Rivolta Ideale, Lotta Politica), dalle riviste “giovanili” (La Sfida, Carattere, Cantiere) ai grandi settimanali (Candido, il Borghese), fino alle riviste della “diaspora” missina (Ordine Nuovo, L’Orologio, Secolo XX), dalla stagione della “cultura di destra” (la Destra, Intervento, La Torre) alle “iniziative parallele” (Eowyn, Dimensione Ambiente,Linea), dal protagonismo giovanile alle “nuove sintesi”, al dibattito degli Anni Novanta.
Le riviste, nel lungo itinerario dal neofascismo alla nuova destra, come luoghi ideali attraverso i quali, in fasi diverse, si ricompone un’identità e si chiama a raccolta un mondo umano e politico, segnato dalla sconfitta, ma non sconfitto interiormente; si tenta di spezzare l’ambiguo rapporto venutosi a creare tra “entrismo” politico ed omologazione; si ha l’ambizione di coniugare una strategia di più ampio respiro rispetto al mero cabotaggio parlamentare; si dà voce a filoni culturali spesso in contraddizione tra loro, ma nei quali si ritrovano i nomi più significativi della migliore tradizione italiana ed europea.
Con questo insieme di ambizioni, la pubblicistica di “destra”, nata e sviluppatasi tra il 1944 ed il 1994, oggetto di questa originale ricerca, diventa strumento di dibattito, d’informazione, di “testimonianza”, ma anche espressione di tante microcomunità politiche e culturali, spesso la ragione stessa del loro esistere.
Le riviste dunque come bandiere, strumenti identificativi, ma anche come messaggi lanciati per creare un contatto con la realtà, per interpretarla, cambiarla, incidere su di essa, ben oltre ogni visione “nostalgica”: una Storia intellettuale da riscoprire e su cui riflettere. 

39 commenti:

Anonimo ha detto...

Ottima iniziativa.
Alla vigilia della fusione di AN, Forza Italia ed altri movimenti più piccoli nel grande contenitore del Popolo della Libertà è fondamentale riannodare i fili del nostro percorso culturale prima ancora che storico.
Il libro di Bozzi Sentieri è un formidabile aiuto in questa direzione.
Spero che vogliate e riusciate a pubblicizzarlo a tutto spiano.
Non stampate ancora i manifesti.
Vedete di coinvolgere anche altri non appartenenti alla Destra Sociale salentina per assicurare la più ampia partecipazione a questa presentazione.
In bocca al lupo

Salvatore De Martino

Anonimo ha detto...

Ho visto il libro di Bozzi Sentieri nelle inserzioni pubblicitarie dell'editore Lucarini su Libero, e desideravo tanto leggerlo. Dopo le pessime esperienze negli acquisti librari a mezzo posta però avrei voluto acquistarlo di persona.
Vi ringrazio di darmene la possibilità e magari di farmelo autografare dall'autore.
Ci vedremo sicuramente.

Roberta '85

Anonimo ha detto...

Va bene l'entusiasmo degli amici e delle amiche.
Ma, siate seri: che c'entra Stamerra con la cultura della destra?
Non era quello che si occupava dei cavalli di Caligola e dei cavilli della Poli Bortone?
Pure l'intellettuale ora si è messo a fare?
State messi proprio bene.
Contenti voi!

Luigi di Calimera

Anonimo ha detto...

Caro Luigi di Calimera,
possibile che si intervenga sul blog solo per far polemica con qualcuno?
Ammesse e non concesse le tue riserve intellettuali su Stamerra, non ritieni che comunque l'iniziativa valga la pena di essere condivisa, divulgata e il più possibile partecipata?
O preferisci una bella assemblea dove sparlare di tutto e di tutti?
Penso che in questo modo difficilmente potremmo andare da qualche parte o costruire qualcosa.
Qua c'è bisogno di approfondire le nostre povere conoscenze e di confrontarci con minor tasso polemico per il bene della nostra salute e del nostro partito.
AMEN

Francesco Martucci

Anonimo ha detto...

Parla per Te.
Povere saranno le tue conoscenze...!

Anonimo ha detto...

Anzi, povero sei proprio Tu, Martucci.... di spirito, oltre che di cultura

Anonimo ha detto...

Povero di spirito polemico, spero di esserlo diventato.
Povero di conoscenze culturali, sicuramente, perché più leggo e più desidero approfondire...
Povero di spirito goliardico: NO.
Perché anche le ingiuste offese che posso ricevere non mi fanno mai passare il buon umore che attingo dai miei vecchi ed indomiti parenti contadini, adusi a misurarsi con ben altre asperità...
Francesco Martucci

Anonimo ha detto...

Bravi. Andate a zappare tutti quanti che è meglio...

Anonimo ha detto...

Concordo.
Soprattutto per quest'ultimo anonimo, giacché per lui il peso della zappa è certamente più lieve rispetto al peso della cultura.
Le sue spalle non potrebbero sopportare un simile onere, non reggerebbero una simile sfida libraria.

Roberta '85

Anonimo ha detto...

Una domanda sin da adesso a Bozzi Sentieri.
Perché se il libro è uscito da poco si è fermato al 1994 e non è arrivato ai giorni nostri o almeno agli inizi del 2000.
Cosa ne pensa di Area, di Charta Minuta, di Percorsi ecc. che sono successive al 1994?
Glielo chiederete da parte mia?
O ci sarà lo spazio per il dibattito e glielo potrò chiedere direttamente io?

Grazie!

Antonio di Castrì

Anonimo ha detto...

Caro Salvatore, grazie del consiglio e spero di vederti a Tuglie il 19, in effetti l'iniziativa parte dalla Destra Sociale ma è aperta a tutti, anche a persone che non sono di AN.
Vorrei tranquillizzare Roberta dicendogli che ci sarà sicuramente la possibilità di acquistare il libro e di farselo autografare.
A Luigi vorrei dire, invece, che organizzare una presentazione di un libro ritengo che non sia 'mettersi a fare l'intellettuale', non mi ritengo tale! Vorrei comunque ricordargli che non sono nuovo a questo tipo di eventi viste le presentazioni dei libri di Angelo Mellone e la presenza a Martina Franca, la scorsa settimana, per la presentazione del libro di Marcello Veneziani. Per me è solo un motivo d'incontro e di crescita anche culturale, sarò ben lieto di partecipare ad un tale incontro promosso da te a Calimera, qualora decidessi anche tu di dare un contributo in questo senso. Infine, ritornando alle cose serie, stamperò il tuo intervento caro Antonio, con le tue richieste e le darò, durante la presentazione, all'autore che ci chiarirarà i dubbi che ci hai esposto.

Anonimo ha detto...

Siamo disgustati che su nessun sito web di destra nel Salento sia apparso nemmeno un rigo di condanna (o di presa di distanza) contro la violenza delle squadracce fasciste di Azione Giovani di Nardò e di Galatone messa in opera la sera di venerdì 1° Agosto a Santa Caterina (marina di Nardò).
Eppure sia il Quotidiano di Lecce che la Gazzetta del Mezzogiorno hanno dato notizia delle provocazioni e delle intolleranze dei giovani fascisti capitanati da tale Pippi Mellone di Nardò per impedire un sereno svolgimento di un dibattito culturale sul '68.
Che le intenzioni dei giovani fascisti non fossero pacifiche lo dimostra il fatto che hanno declinato l'invito di Capanna di partecipare al dibattito, quando nei loro deliranti volantini accusavano paradossalmente proprio lui di essere intollerante e violento.
Proprio il caso di dire "da che pulpito viene la predica sulla violenza".
Oggi leggiamo che, come se nulla fosse accaduto, vi dedicate ai dibattiti culturali presentando un libro con tanto di orgoglioso richiamo alle riviste neofasciste (sic).
E' proprio vero che dei fascisti non ci si può fidare.....
Avevano ragione i nostri genitori a gridarvi:
fascisti, carogne tornate nelle fogne..!

Anonimo ha detto...

senti presunto professorino comunista, pensa a quei drogati di merda dei centri sociali ke gridano 10 100 1000 nassirya, o ke bruciano i tricolori in piazza, o ke tifano ai mondiali per le squadre africane e contro l' Italia x fare vedere al mondo ke nn sn razzisti!andatevi a ricoverare, siete buoni solo a drogarvi (canne o coca poco importa), a dare lezioni di democrazia agli altri, a portarvi in giro i cani e le damigiane di vino di sagra in sagra, a crescervi nei capelli rasta 4/5 razze diverse di pidokki, ad offendere ogni giorno l' Italia e l' Italianità... andate a fare le poke cose ke sapete fare bene: drogatevi; riempitevi di cani e di pidokki; infamate l' Italia; andate ai concerti dei Sud e poi mandatevi a fanculo!!!

Anonimo ha detto...

Se gli altri si buttano nel pozzo dell'arroganza e dell'intolleranza,
ci dobbiamo buttare pure noi?

O dobbiamo far emergere e privilegiare la nostra diversità di ESSERE e di STILE?

Se abbiamo a cuore i nostri valori identitari, comunitari e solidali della nostra area nazionalpopolare (che per comodità in epoca di bipolarismo, abbiamo sintetizzato con l'espressione "destra sociale", secondo gli insegnamenti di Giano Accame, Gianni Alemanno e Marcello Veneziani) dobbiamo far emergere anche la nostra differenza di stile, perché in politica la forma è anche sostanza!

E allora, proprio perché abbiamo sofferto l'intolleranza dei democristiani e dei comunisti, proprio perché continua l'ostracismo culturale ai danni delle nostre migliori intelligenze (vedi la mancanza di recensione su uno straccio di giornale nazionale per il libro "Rovesciare il 68" di Marcello Veneziani), che non dobbiamo imitare i comunisti nelle loro scelte violente, ma dimostrare tutta la nostra apertura al confronto, perché CHI HA IDEE FORTI E CUORE PURO NON TEME ALCUN CONFRONTO.
Invece, chi si sottrae al dialogo (comunista o pseudofascista che sia) dimostra che sotto la camicia rossa o nera indossata non possiede alcuna idea o convincimento, ma solo affermazioni vuote e retoriche!

E noi con certa gente non ci dobbiamo proprio avere nulla a che fare!

E qui chiamo in causa i dirigenti provinciali e nazionali di AG che hanno già visto all'opera la vigliaccheria cialtronesca di Pippi Mellone senza fare alcunché.
Mi riferisco al comizio conclusivo della Manifestazione regionale AN del 19 gennaio 2008 a Bari, in Piazza San Ferdinando, dove Pippi Mellone, Francesco Zuccaro e Massimo Fragola scrissero con lo spray nero uno striscione contro un senatore di AN (chiedendogli di andar via dal palco), alzandolo e poi costretti ad abbassarlo per le proteste legittime di tutti gli altri militanti lì convenuti.
Aver tollerato quella bravata ha incoraggiato la stoltezza di questo "fiore di dirigente giovanile", capace solo di indurre in errore altri imberbi ed ingenui ragazzi.

Un fiore di dirigente che dimostra anche una non trascurabile ignoranza. Ignora, infatti, che Capanna accolse l'invito di discutere del '68 alla Festa nazionale di Azione Giovani.
Ignora che Capanna da alcuni anni presiede il Consiglio Nazionale dei Diritti genetici e si è battuto insieme a noi contro il cibo Frankstein, ovvero l'uso degli OGM in agricoltura, e che pochi mesi fa, durante il cruciale ballottaggio per il Sindaco di Roma tra Rutelli ed Alemanno scandalizzò tutto il centrosinistra per aver pubblicamente detto di preferire ALEMANNO.

Pertanto la condanna e la presa di distanza nei confrnti di questo fiore di dirigente giovanile è doppiamente necessaria:

1) Per metodo. Perché chi appartiene alla maschia e sana gioventù italiana non contrasta le altrui posizioni culturali, ideologiche e politiche con alcun tipo di intolleranza verbale e di sopraffazione fisica, ma solo con la forza persuasiva delle nostre Idee.

2) Per merito. Perché Capanna, pur essendo stato il capo dei katanga negli anni settanta, è molto meno ostile nei nostri confronti di quanto lo è l'ultimo numero di famiglia Cristiana.

Chi è intelligente di natura o cerca di diventarlo per cultura non si arresta alla logica delle etichette e delle bandierine, ma guarda oltre...

Da ex presidente provinciale di AG (a Foggia) e da componente dell'Assemblea Nazionale di AN, mi auguro con tutto il cuore che i nostri ragazzi siano sempre AVANGUARDIE DI INTELLIGENZA e non di stupidità.

E mi auguro altresì che chi ha la responsabilità di scegliere chi fa il dirigente giovanile (provinciale, reionale e /o nazionale) privilegi l'intelligenza e la passione invece che la stupidità ed il servilismo (strettamente connessi).

A noi che abbiamo minori responsabilità di comando, il compito di vigilare e, se necessario, il dovere di contestare il calpestio della meritocrazia (non solo in ambito giovanile).

Scusandomi per la lunghezza dell'intervento, ma la delicatezza dell'argomento richiedeva sufficiente chiarezza.

Francesco Martucci

Anonimo ha detto...

A PROPOSITO DELLE INTOLLERANZE DI AG A SANTA CATERINA Venerdì 1° Agosto

Se gli altri si buttano nel pozzo dell'arroganza e dell'intolleranza siamo obbligati a farlo pure noi? O possiamo e dobbiamo far emergere e privilegiare la nostra diversità di ESSERE e di STILE?

Se abbiamo a cuore i valori identitari, comunitari e solidali della nostra area nazionalpopolare (che per semplicità di linguaggio, in epoca di bipolarismo, abbiamo sintetizzato con l'espressione "destra sociale", secondo l’uso di Giano Accame, Gianni Alemanno e Marcello Veneziani) dobbiamo far emergere pure la nostra differenza di stile, perché in politica anche la forma è sostanza!

E allora, proprio perché abbiamo patito l'intolleranza dei democristiani e dei comunisti, proprio perché continua l'ostracismo culturale ai danni delle nostre migliori intelligenze (vedi la mancanza di recensione sui giornali nazionali per il libro "Rovesciare il 68" di Veneziani) che siamo tenuti a non imitare le violenze comuniste o dei centri sociali, bensì a dimostrare tutta la nostra concreta tolleranza, perché CHI HA IDEE FORTI E CUORE PURO NON TEME ALCUN CONFRONTO. Invece, chi (comunista o pseudofascista che sia) si sottrae al dialogo dimostra solo come sotto la camicia rossa o nera indossata non possegga alcuna convinzione o idea, ma solo affermazioni vuote e millantato credito!

E noi con questa gente vuota e millantatrice non dobbiamo averci proprio nulla a che fare!

E qui chiamo in causa i dirigenti provinciali e nazionali di AG che hanno già visto all'opera la vigliacca cialtroneria di Pippi Mellone senza muovere un dito il 19 gennaio scorso a Bari, quando al comizio conclusivo della manifestazione regionale di AN Pippi Mellone, Francesco Zuccaro e Massimo Fragola imbrattarono uno striscione con scritte contro uno stimatissimo senatore di AN per farlo scendere dal palco, prima issando lo striscione e poi costretti ad abbassarlo per le proteste degli altri militanti presenti in Piazza San Ferdinando. Aver scusato quella bravata ha incoraggiato la stoltezza di Mellone, facendolo sentire così autorizzato a trascinare pure alcuni ingenui ragazzi di Nardò e di Galatone in un’indegna gazzarra per impedire a Capanna di partecipare al dibattito in Santa Caterina.

Un “fiore di dirigente” che con questa azione ha rivelato anche una non trascurabile ignoranza. Ignora, infatti, che Mario Capanna accolse l'invito di discutere del '68 alla Festa Nazionale di Azione Giovani. Ignora che Capanna da alcuni anni presiede il Consiglio Nazionale dei Diritti genetici e si batte come Azione Giovani contro il cibo Frankstein, ovvero l'uso degli OGM in agricoltura, e che pochi mesi fa, durante il cruciale ballottaggio per il Sindaco di Roma tra Rutelli ed Alemanno scandalizzò tutto il centrosinistra per aver pubblicamente detto di preferire Alemanno.

Pertanto la condanna e la presa di distanza nei confronti di Mellone è doppiamente necessaria:

1) Per metodo: perché chi si riconosce in una maschia e sana Gioventù Italiana non contrasta le altrui posizioni culturali, ideologiche e politiche con alcun tipo di intolleranza verbale o di sopraffazione fisica, bensì ricorre esclusivamente alla forza ragionevole e persuasiva delle proprie Idee.

2) Per merito: perché Capanna, pur essendo stato il capo dei katanga negli anni settanta, oggi dimostra molti meno pregiudizi odiologici rispetto all'ultimo numero di Famiglia Cristiana.

Chi è intelligente, di natura o cerca di diventarlo per cultura, non si arresta alla logica delle etichette e delle bandierine, ma guarda oltre...

Da ex presidente provinciale di AG (di Foggia) e da componente dell'Assemblea Nazionale di AN, mi auguro con tutto il cuore che i ragazzi di AG e del PDL siano sempre AVANGUARDIE DI INTELLIGENZA e mai di stupidità. Altresì mi auguro che quanti hanno la responsabilità di designare i dirigenti giovanili (provinciali, regionali e /o nazionali) privilegino sempre la passione e l'intelligenza piuttosto che il comodo servilismo (strettamente connesso alla stupidità).

A noi che abbiamo minori responsabilità di comando, il compito di vigilare e, se necessario, il dovere di contrastare il calpestio della meritocrazia (non solo in ambito giovanile).

Mi scuso per la lunghezza dell'intervento, ma la delicatezza dell'argomento richiedeva adeguata chiarezza.

FOGGIA, 14 agosto 2008,
Sant’Alfredo

Francesco Martucci

Anonimo ha detto...

Temevo di essere sola nel provare disgusto e sdegno per il casino fatto da Pippi Mellone coi nuclei AG di Galatone e Nardò a Santa Caterina.
Molti miei amici di sinistra, ma anche di Forza Italia, non vedevano l'ora di poterci additare come emblemi di ignoranza ed intolleranza.
Mi sono sgolata a spiegar loro che quei facinorosi non rappresentavano il vero pensiero e le vere azioni dei giovani di destra, ma la mancanza di reazioni pubbliche come quella di Martucci, potevano far apparire le mie posizioni minoritarie invece che diffuse.
Spero, infatti, che almeno su questo sito anche altri esprimano distanza e sdegno rispetto a tutte le forme di intolleranza.
Viceversa non saremmo tanto diversi da quei teppisti, da noi tutti condannati, che hanno impedito al Santo Padre di parlare alla Sapienza di roma lo scorso anno accademico.
O vogliamo condannare questi gesti solo quando riguardano relatori che ci piacciono e desideriamo invece tollerarli quando vietano la parola ai nostri avversari come Capanna?
Sposare questo manicheismo ideologico significherebbe essere "trinariciuti" proprio come Guareschi definiva i comunisti per le loro ipocrisie e doppie verità!
Mi sono avicinata alla destra proprio perché soffrivo per questo ipocrita doppiopesismo della sinistra antagonista e non.
Spero tanto di non dovermene pentire, scoprendo che anche a destra viga la stessa velenosa abitudine:
tolleranza con gli amici ed intolleranza con gli avversari!

Roberta '85

Anonimo ha detto...

Per Martucci:
1) Maggiore sintesi, per favore. E' davvero una fatica boia leggerti!
2) Se sei davvero convinto che Pippi Mellone abbia commesso quei torti, porta a conoscenza i livelli provinciali, regionali e nazionali di AG, assumiti con loro la responsabilità di non aver scritto dichiarazioni mendaci, e se c'hai le palle, chiedi la testa di questi.
Se, invece, ti limiti a fare i panegirici, dimostri solo di voler strumentalizzare questi brutti episodi per apparire bello sui blog.
Luigi di Calimera

Anonimo ha detto...

ho tali e tanto gravi problemi familiari che pensavo proprio di non dover intervenire su questo argomento ma le cose che vedo scritte mi impongono di parlare.
Il dibattito sulla contestazione a Capanna è fuorviato dall'imbastire una discussione su intervento carognesco del solito anonimo (comunista?, pseudocomunista? oppure...?)che dipinge la contestazione di Santa Caterina come un'azione squadristica della "Disperata" con nodosi manganelli, coltelli e qualche... rivoltella in tasca.
Si discute e si pontifica "de relato" magari perchè si è letta la cronaca faziosissima della "Gazzetta" o il commento acido di qualche amico "di sinistra" o peggio di "Forza Italia".
La manifestazione aveva il tema centrale di contestare la scelta del Comune di Nardò di finanziare la presentazione di un libro, con i soldi pubblici, per consentire a qualcuno, che non è propriamente uno stinco di santo, di continuare a lucrare diritti d'autore personali.
E così si è svolta la contestazione con distribuzione di volantini, esposizione di uno striscione(su cui c'era scritto "il vero sessantotto; quello di Jan Palach", alcune sonore salve di fischi all'indirizzo del Capanna (non hanno fatto così per due anni interi i nostri giovani all'indirizzo di Prodi? erano in errore? dobbiamo proporli per l'espulsione?) e coretti ironici.
Poi Capanna e gli imbolsiti ex-sessattottini neritini hanno potuto godersi gli sproloqui del loro invitato speciale.
La violenza? una pura invenzione dato che, al massimo c'è stato qualche diverbio quando qualche ex fiancheggiatore dei Katanga (con pancia prominente e vene varicose) ha tentato di aggredire i manifestanti per dimostrare al Capa che erano ancora in forma dopo 40 anni.
Quindi su una normale e limitata manifestazione di contestazione si è imbastita una speculazione giornalistica che vedeva compromessa la libertà di espressione (falso dato che Capanna ha parlato per ore).
Quale scandalo se non quello di essere caduti a piè pari nella trappola mediatica dei sinistrorsi e aver ancor peggio abboccato all'amo del Capanna che invitava a prender parte al dibattito a fine della sua presentazione - fiume (proposta chiaramente truffaldina proprio per la lunghezza spropositata del logorroico arrufapopolo).
quindi a beccarsi la condanna sono i ragazzi che in perfetta buona fede e con un poco di ingenuità hanno voluto rimarcare agli sprovveduti chi fosse il maitre a penseir della serata e come il Comune avrebbe potuto promuovere iniziative migliori che aiutare un privato ad aumentare i suoi profitti. (Sbaglio o le presentazioni dei libri dei nostri autori vengono fatte a spese nostre?)
La mia solidarietà piena va a Pippi Mellone e ai ragazzi di Nardò e Galatone che ci hanno messo la faccia e li difendo ora e su queste pagine come ho già fatto abbondantemente sul Forum di Portadimare.it dove vi invito a leggere i vari interventi. Scoprirete anche che qualche dirigente di AN che ha interessi in un'attività commerciale a S. Caternia ha fornito l'energia elettrica a Capannae C.
Non comprendo poi perchè si debba rispetto a Capana solo perchè ha partecipato a qualche dibattito organizzato da nostri movimenti o perchè ha espresso una vaga preferenza a Gianni Alemanno ( a confronto di Rutelli era facilissimo e poi l'ultrasinistra voleva farla pagare ai centristi del PD)
Basta così poco a scaricare onesti militanti che in pura cristallinità di intenti hanno detto quello che pensavano senza torcere un capello e senza impedire la parola a nessuno?
Esiste una brutta deriva frutto della sindrome da ex-ghettizzati che ci portiamo dietro: basta che un ex-nemico (magari quello che impediva a noi o ai nostri fratelli maggiori di parlare calando l'hazet 36 sui crani e sulle colonne vertebrali) ci degni di attenzione che ci sciogliamo in peana ai suoi piedei grati del non venire più massacrati fisicamente
o economicamente come quando non c'era lavoro per i fascisti.
Pino Rauti dice che le foglie non hanno nostalgia delle radici ma che senza radici le foglie rinsecchiscono miseramente. Forse è quello che sta capitando a noi con buona pace di tutti coloro che credono alla superiorità dell'intellettualità su tutto quanto ha prodotto quel mondo grande forte fatto di passione, di curiositàdi sapere, di sperimentazione, di idee e di ideali, di linee di vetta e di valori che un tratto di penna vuole annegare in movimento dove il profitto è al primo posto.
Allora bisogna alzare alto il grido di EZRA:
"COTRO L'USURA
...Peggio della peste è l'usura, spunta
l'ago in mano alle fanciulle
e confonde chi fila...
Usura arrugginisce il cesello
arrugginisce arte e artigiano
tarla la tela nel telaio, non lascia tempo
per apprendere l'arte d'intessere oro nell'ordito;...
Usura soffoca il figlio nel ventre
arresta il giovane drudo,
cede il letto a vecchi decrepiti, si frappone tra gioveni sposi
CONTRO NATURA
Ad Eluesi han portato puttane
Carogne crapulano
ospiti d'usura."
Come dice il mio buon amico Lorenzo Catamo "Che misera fine per una grande storia"!!!
Graziano De Tuglie

P.S.
ho espresso la mia opinione gradirei non essere trascinato in polemiche defatiganti perchè i problemi cui accennavo all'inizio sono enormi e mi tolgono il respiro giorno per giorno.

Anonimo ha detto...

per GRAZIANO DE TUGLIE
da FRANCESCO MARTUCCI
a beneficio della chiarezza

Carissimo GRAZIANO,
tanto concreto rispetto per i tuoi problemi e tanta buona volontà di non trascinarti in polemiche, però mi consentirai un poco di chiarezza per favore.
Sulle sindromi innanzitutto.
A distanza di 150 anni dalla malaunità d'Italia non ho scaricato i nostri padri e fratelli ribelli antipiemontesi per difendere la nostra Terra e la nostra Fede dagli attacchi degli ingenui garibaldini al soldo dei massoni.
A distanza di 28 anni dalla strage di Bologna, scandalizzando i benpensanti tra le nostre file, non ho mai smesso di gridare l'innocenza di Ciavardini, Mambro e Fioravanti.
E tu pensi che io possa scaricare a cuor leggero dei militanti per compiacere la stampa borghese dei nostri giorni?
Sbagli di grosso, caro Graziano.
Nulla di eroico in Capanna e nei nostalgici dei katanga, ma nulla di eroico in chi si arroga il diritto di stabilire chi può parlare oppure NO.
Su questo non sono d'accordo.
Impedire il sereno svolgimento di un dibattito (non ho scritto che hanno impugnato le mazze), sottrarsi ad un confronto, emettere fischi anzicché ragionamenti caratterizza le teste vuote dei centri sociali e della teppaglia rossa, non deve diventare lo stile dei ragazzi di destra.
Che Pippi Mellone sia recidivo, lo dimostra l'indegna gazzarra che Lui ha svolto a Bari anche contro un nostro senatore.
E su questo gradirei un tuo commento.
In bocca al lupo per tutto.
Con sempreverde stima cameratesca
Francesco Martucci

Anonimo ha detto...

per GRAZIANO DE TUGLIE
da FRANCESCO MARTUCCI
a beneficio della chiarezza

Carissimo GRAZIANO,
tanto concreto rispetto per i tuoi problemi e tanta buona volontà di non trascinarti in polemiche, però mi consentirai un poco di chiarezza per favore.
Sulle sindromi innanzitutto.
A distanza di 150 anni dalla malaunità d'Italia non ho scaricato i nostri padri e fratelli ribelli antipiemontesi per difendere la nostra Terra e la nostra Fede dagli attacchi degli ingenui garibaldini al soldo dei massoni.
A distanza di 28 anni dalla strage di Bologna, scandalizzando i benpensanti tra le nostre file, non ho mai smesso di gridare l'innocenza di Ciavardini, Mambro e Fioravanti.
E tu pensi che io possa scaricare a cuor leggero dei militanti per compiacere la stampa borghese dei nostri giorni?
Sbagli di grosso, caro Graziano.
Nulla di eroico in Capanna e nei nostalgici dei katanga, ma nulla di eroico in chi si arroga il diritto di stabilire chi può parlare oppure NO.
Su questo non sono d'accordo.
Impedire il sereno svolgimento di un dibattito (non ho scritto che hanno impugnato le mazze), sottrarsi ad un confronto, emettere fischi anzicché ragionamenti caratterizza le teste vuote dei centri sociali e della teppaglia rossa, non deve diventare lo stile dei ragazzi di destra.
Che Pippi Mellone sia recidivo, lo dimostra l'indegna gazzarra che Lui ha svolto a Bari anche contro un nostro senatore.
E su questo gradirei un tuo commento.
In bocca al lupo per tutto.
Con sempreverde stima cameratesca
Francesco Martucci

Anonimo ha detto...

Bella iniziativa che non centra nulla con i ragazzi di Ag di nardò.
possibile che si deve andare sempre fuori tema?
Una domanda: sarà possibile acquistare il libro? o me lo devo procurare diversamente?

Anonimo ha detto...

All'anonimo delle ore 18,15

Non Ti limitare a leggere il titolo e gli ultimi post.
Leggendo, infatti, la risposta di Giuseppe Stamerra alla tua analoga domanda di Roberta '85 avresti saputo che il libro sarà in vendita a Tuglie al termine della presentazione.

E poi sei così sicuro che le riflessioni sulle gesta di AG di Nardò e di Galatone a Santa Caterina siano così fuori luogo rispetto al tema del libro?

Secondo me no.
E sai perché? Perché leggendo una delle riviste più celebrate da Mario Bozzi Sentieri nel suo libro, ovvero il periodico satirico LA VOCE DELLA FOGNA, si scoprirebbe quanto lavoro culturale, propagandistico e militante è stato compiuto dalla metà degli anni settanta in poi affinché il nostro ambiente fosse sempre più distante ed inaccessibile per gli amanti delle intolleranze verbali e non.
Sarebbe meglio per il nostro ambiente recuperare mille intelligenze fertili come quella di Marco Tarchi piuttosto che continuare a coltivare facinorosi come Pippi Mellone.

Questo è quello che ho capito io leggendo il libro, perciò mi associo a quanto hanno scritto fin qui Francesco Martucci e Roberta '85.

Maurizio Stapane

Anonimo ha detto...

x graziano de tuglie
e francesco martucci

Avete ragione entrambi.
De Tuglie ricostruisce meglio quanto è veramente successo quella sera a Santa Caterina .
Martucci indica meglio la condotta da tenere in queste situazioni.
Ora però sarebbe il caso di andare oltre:
con tutto il rimpasto sembra che il sindaco Vaglio sia arrivato alla frutta... forse a Nardò possiamo girare pagina se ci ricompattiamo tutti...
Saluti militanti
fabrizio
p.s. a tuglie non posso venire perché da lunedì sarò in montagna, ma mi compiaccio per l'iniziativa.
Spero che ci saranno presto altre presentazioni di libri di destra, anche a Nardò... così nessuno caccerà la noia andando a rompere i coglioni alle presentazioni degli altri...

Anonimo ha detto...

Perché voi di destra sociale volete continuare a prendere per il culo tutti i militanti salentini di destra?
Perché abusare della loro buona fede propinando libri sulle riviste che vanno dal neofascismo alla nuova destra, mentre voi e il vostro Alemanno state seppellendo AN per andare a finire nel Partito Popolare Europeo?
Con la storia della destra non avete più niente a che fare e a che dire.
Siete solo dei rinnegati.
Presentate i vostri libri su Berlusconi e sul PDL (pardòn, la nuova Democrazia Cristiana prossima ventura), lasciate stare il neofascismo, l'emblema del MSI, l'esperienza della Nuova Destra e tutte le cose che non vi appartengono più!
Solo noi della Destra di Francesco Storace (non quella venduta della Santaché), come i camerati della Fiamma Tricolore e pochi altri abbiamo i titoli per affrontare la storia alle nostre spalle!
Non intorbidate più le nostre acque!
Sparite!
Inneggiate al Pantheon con Edgardo Sogno (come ha fatto il vostro Alemanno a Roma), Aldo Moro, Amintore Fanfani e tutti imostri sacri della prima repubblica!
Non toccate più Almirante e i nostri simboli perché non ne siete più degni!

Viva la Destra!
Viva Francesco Storace!

un militante che non si è venduto

Anonimo ha detto...

Storace, inneggiava a BERLUSCONI fin dal primo congresso della Destra e tifava per la SANTANCHE'.
Poi ha dovuto cambiare strategia. Non mi sembra sia stato molto coerente...

Anonimo ha detto...

c'è chi si preoccupa di non morire democristiano... mentre da democristiani campano in tanti.

continuate a tradire i vostri ragazzi, siano essi di nardò e galatone o di ogni dove.

sono buoni solo ad attaccare GRATIS i manifesti, no?!

quelli di AG hanno fatto bene! Mellone ha dimostrato di avere le palle... altro che timore reverenziale verso il senatore... quello fa una lista comunale contro il partito e fa circoli dovunque, spacca AN in due come una fava e voi clap clap clap ad applaudire, come le otarie, sperando che vi getti un pesciolino da ingurgitare... vabbé che le regole le abbiamo buttate nel cesso della retorica, ma dimenticarsi di quello che è accaduto a Lecce è pradossale per un partito di destra!

voi continuate cosi: clap lap YES YES, bravi bravi... continuate ad attaccare i ragazzi che hanno il coraggio di essere di destra senza carnevalate ma con cultura ed intelligenza...

se questa è la considerazione che i "grandi" riservano ai giovani... allora sarebbe proprio il caso di tagliarlo di netto questo cordone ombelicale!

Capanna non avrebbe fatto parlare nessuno. E non c'è stata condanna per la violenza semplicemente perché non c'è stata violenza.

Cordiali saluti,
Paolo da Tarso

Anonimo ha detto...

Caro Paolo da Tarso,

ritornati a chiamare Saulo da Monteroni,
perché tu nel cadere da cavallo sulla via di Damasco non ti sei convertito al cristianesimo, ma solo al polibortonesimo.
quando la tua amica adriana è andata in saccoccia al partito sostenendo la lista di vantaggiato alle provinciali del 2004 non ti sei strappato i capelli -anche perché te ne sono rimasti poco, stando all'iconografia più recente, anzi tu sei stato plaudente con quell'espediente irriverente.

capanna negli anni 70 non faceva parlare i nostri e i nostri gli hanno restituito pan per focaccia...

ora che capanna è diventato mite che dobbiamo fare i vili?
temo che per compiacere te, gli zebedei come mellone e la tua amica adriana faremmo ridere i polli?

se li vuoi far ridere tu, accomodati, ma non ti ergere a censore perché ti manca la statura e pure lo spessore.

L'Antipseudocristiani

Anonimo ha detto...

bellissima serata quella di ieri,molto interessante culturalmente .il dott bozzi ha presentato il libro in modo che le persone (Tante) non si stancassero,qualche critica solo per l'intervento di francesco martucci,perche' come suo modo si dilunga,,,,cmq una interessante serata forza ragazzi continuate cosi',la gente vi apprezza,dal presidente ,al dn ,ai dirigenti tutti di an tuglie,non vi fermate con le iniziative anzi,,,,,bravi forza alleanza nazionale,forza pdl...ps vedo che c'e' intesa con il consigliere provinciale antonio gabellone....un militante di tuglie

Anonimo ha detto...

..e allora: la prossima volta x cortesia nn fate parlare tal Martucci da Foggia....parla troppoooooooo!!!ke le pessone vanno alle parti x sentire l autore del libro e Tundo..nn x sentire i suoi discorsi da professorino, combà! poi mi hanno detto che c'era molta gente, ma quando ha iniziato a parlare quello di foggia, mezzi si sono alzati e se la sono squagliata, gridando: aiutooooooo, si salvi chi può! non so se è vero, ma comunque voci di corridoio riferiscono che dopo il discorso del Martucci, c'era gente che andava e veniva dal bagno per cagare..Stamerra ma è vero? no, perchè quello del bar vuole i danni pagati perchè dice che gli avete intasato il cesso! e mo? addirittura dice che c'erano persone che quando ha iniziato a parlare tal Martucci, se ne sono andate a casa, si sono lavate, si sono vestite per uscire la sera....sono tornate al barra e quello stava ancora parlandoooo: infine si dice anche che l' autore del libro per poter parlare dopo Martucci, ha chiesto la parola e si è dovuto inserire tra gli interventi in scaletta e dopo circa 3 ore con tutta calma è riuscito Bozzi Sentieri a parlare.
unico neo della serata è stato l' intervento di Tundo e di Stamerra che hanno interrotto il discorso di Martucci !! agliutoooooo !!!

Anonimo ha detto...

Avanti TUNDO!
Forza STAMERRA!

Non vi curate degli anonimi codardi che ogni tanto appaiono e insozzano i forum del blog!
Non censurateli.
Lasciate che i navigatori del blog possano leggere e confrontare le critiche dure ma intelligenti, e quindi costruttive, con quelle gratuite ed ignoranti che rivelano il tasso di stupidità di chi le scrive.
L'argomento e le relazioni sono stati così interessanti che con tutte le difficoltà legate alla mancanza di microfoni, al rumore delle macchine e del bar circostante, non ha impedito che gli 80 presenti restassero ben oltre la canonica oretta prevista per questo tipo di presentazione.
Anche gli interventi di Martucci, di De Pascali, di Caccetta, ecc. sono stati utili al dibattito e ad ulteriore chiarezza sul tema delle riviste e delle prospettive politiche con la costruzione del PDL.
Complimenti sinceri e vivissimi!
Andate avanti così che è la strada giusta per la crescita culturale e politica del nostro movimento, oltre ad essere una forma di partecipazione gradita dalla nostra base militante.
Ancora complimenti.

Salvatore De Martino

Anonimo ha detto...

Come siete miopi!!!!!!!!!
Chi ha alzato quel cartello voleva solo l'intitolazione di una Via al Mantovano!!!!!

Anonimo ha detto...

Riuscirà Silvio Berlusconi a far rientrare Storace nel Pdl?
E' dal congresso della Destra che Silvio corteggia il "nostro" Camerata. E poi fu proprio Storace a dire che il centro destra ha come unico premier il cav. SILVIO BERLUSCONI.

Anonimo ha detto...

Pdl come la vecchia Democrazia Cristiana...la Destra e Forza Nuova come il Partito Nazionale Fascista

Anonimo ha detto...

Berlusconi pagliaccio...Fitto infame

Anonimo ha detto...

TORNA A CREDERE

RICOMINCIA A LOTTARE !

casapound.org

Graziano ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Graziano ha detto...

Devo un parere a Francesco Martucci e quindi torno fuori tema.
Quel che accadde a Bari con lo striscione verso un qualche esponente di AN lo apprendo in questo forum non avendo partecipato a quella manifestazione.
Se fossimo stati in un partito serio si sarebbero presi provvedimenti all'epoca per cui è inutile oggi rivangare il fatto, che peraltro entrava come i cavli a merenda nella discussione, già fuori tema, della contestazione a Capanna.
Peraltro un partito serio mai avrebbe potuto tollerare che un proprio esponente di rilievo avesse una posizione a Roma e capeggiasse a Lecce un movimento autonomo, insofferente a direttive e disciplina, sia pure a motivo di una gestione particolarmente personalistica.
Il mai sufficientemente compianto Tonino Catamo, fondatore del MSI in provincia di Lecce, mi insegnò che non bisogna mai abbandonare la barca quando prende una rotta sgradita perchè rimanendo a bordo si può sempre avere la possibilità di calare un remo in testa al cattivo timoniere per rimettere la rotta nel verso giusto.
Qui invece non c'è ne disciplina di partito nè attaccamento alle sue idee , vige la legge della giungla, uno che è fortemente ammanicato ai piani alti di Roma fa quello che vuole infischiandosene di statuti e regolamenti e le sanzioni disciplinari colpiscono solo qualche povero cristo o qualcuno troppo bravo, come fu per Tarchi.
Tornando alle parole sritte sulla contestazione a Capanna sono costretto a ripetermi, anche se non c'è miglior sordo di chi non vuole sentire. Nel precedente mio intervento ho rilevato come sia esistito per ben due anni una specie di comitato permanente di AG ed AU che, a partire dal Motorshow di Bologna, si occupò di seguire tutte le uscite pubbliche di Prodi sommergendolo di salve di fischi, e questo a prescindere dagli argomenti trattati dallo sciagurato premier del 2006 e 2007.
In cosa differisce il comportamento dei contestatori di Capanna proprio non riesco a capirlo.
Poi non si trattava di un dibattito ma di un soliloquio o meglio di un comizio-fiume e, tuttavia, esiste un filmato in cui si vede un giovane e talentuoso iscritto ad AG di Nardò, Francesco Corbisiero, chiedere di spiegare le ragioni della protesta e Capanna che lo scaccia con gesto infastidito della mano, quasi a scacciare un molesto insetto, con un "...dopo, dopo, dopo" truffaldino per sapere perfettamente che alla fine della sua maratona oratoria non ci sarebbe stato alcuno ad ascoltare le ragioni della protesta.
A chi parla di superiorità culturale bisogna ricordare che questa esiste perchè sul finire degli anni 70 un gruppo di seguaci di Pino Rauti si raccolse attorno a "Linea" riempiendo l'impegno politico di temi oggni patrimonio di molti (non di tutti, perchè gli incolti sono ancora cospicui, su temi quali l'ecologia, Romualdi diceva che Rauti e i suoi a 50 anni si erano messi i calzoni corti e correvano con il retino deitro alle farfalle.
La sera del 1 Agosto, a S. Caterina, non c'era nessuno di quanti hanno pontificato su queste pagine e si sono fatti fuorviare, ad esempio la giovane roberta85,
da un caso montato ad arte da qualche esaltato dell'ultrasinistra.
Comunque nessuno si preoccupi perchè AN ha contribuito fattivamente alla realizzazione della serata-Capanna.
Infatti le sedie erano fornite dalla ditta di Egidio Muci, mentre l'energia elettrica era procurata da un esercizio commerciale di nuova apertura i cui soci, con altri, sembrano essere, udite, udite, il presidente provinciale di AN on. Lisi e il componente la giunta provinciale e diregente regionale di Ag Francesco Zuccaro.
Egidio Muci dirà che si trattava di lavoro ed è anche vero ma io ricordo che nel 1971 tutto il personale dell'autogrill "Cantagallo" entrò in sciopero improvviso per impedire il diritto al rifornimento, al rifocillamento e all'espletamento di bisogni fisiologici a Giorgio Almirante.
I fornitori di energia elettrica non so come potrebbero replicare
Gli altri non so cosa pensino di questi atteggiamenti che, caro Francesco Martucci, dimostrano intatto l'anelito di AN al mantenimento della pluralismo e della diversità delle idee. Per tutti, tranne per i suoi militanti di base che cantano e portano la croce; cioè sono molto più colti di tanti soloni epperò scendono ancora in piazza per ricordare a stolti, immemori e opportunisti quello che eravamo e che dovremmo essere.
Graziano De Tuglie

Anonimo ha detto...

x graziano :
dove hai visto il video di tal francesco corbiero?

Anonimo ha detto...

C.A. ROBERTO TUNDO E GIUSEPPE STAMERRA

Carissimi Roberto e Giuseppe,
di ritorno dal Salento permettemi di inviarVi un cordiale saluto ed un grande ringraziamento per la bella serata di Tuglie. Non solo per l'ottima organizzazione e per il livello della partecipazione ma soprattutto per avermi fatto cogliere il "calore" di una Comunità militante - passatemi la vecchia terminologia - che, pur nella confusione e nelle tensioni dei nostri tenpi, sa "ritrovarsi".
Un caro saluto.

Mario Bozzi Senteiri