mercoledì 18 marzo 2009

Adriana Poli svolta verso il centro


Dopo aver governato per dieci anni il Comune di Lecce – fianco a fianco con Forza Italia - dopo la breve esperienza al governo di Berlusconi come Ministro dell’Agricoltura, prima deputato del Polo della Libertà e poi senatrice del Popolo della Libertà, dopo aver condotto in qualità di Coordinatrice regionale Alleanza Nazionale verso il Popolo della Libertà, Adriana Poli all’improvviso non ha più condiviso le sue scelte.

Del Congresso di Alleanza Nazionale ha criticato la mancanza di coraggio “di dire alla propria base siamo noi la destra del PdL”

In nome dell’autonomia dei valori di destra, qualcuno si sarebbe aspettato che il Movimento per il Sud avrebbe incalzato, da posizioni identitarie, il nascente Popolo della Libertà.

Non diciamo una alleanza con la Destra di Storace, ma qualcosa di simile.

Invece, apprendiamo dal comunicato diffuso dal Movimento della Poli che  “è stato già raggiunto un accordo per l’intero territorio pugliese con l’Udc, per cui alle liste di “IO Sud” saranno apparentate quelle dell’Udc e quelle di altre  formazioni che già hanno chiesto l’apparentamento”.

Veramente Angelo Sanza, almeno per le europee, manifesta una diversa disponibilità. Sarà la senatrice che “potrà indicare nella lista dell’Udc i suoi nomi”, e non viceversa. Ma poco importa.

Anziché svoltare a destra, prendiamo atto che, se di svolta si deve parlare, questa è verso il centro per ottenere, sembra, ciò che An e Forza Italia le avevano offerto su di un piatto d’argento: la candidatura a presidente della Provincia di Lecce.

Se stanno così le cose, è lecito chiedersi se ne valeva la pena?

Roberto Tundo

Dirigente nazionale di An

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